martedì 25 novembre 2025

La Mozione che presenteremo al Consiglio Comunale del 27 novembre (è stato spostato): “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Giustizia per Eleonora”

ATTENZIONE: il consiglio del 27 novembre, per motivi di lutto, non tratterà mozioni, ordini del giorno e interrogazioni, che vengono spostate a data da stabilire. 
 
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Ceccarelli
Al Signor Sindaco Carlo Boni
 
mozione ai sensi dell’articolo 39 del Regolamento del Consiglio Comunale

Il Consiglio comunale di Pontassieve

Premesso che:

la violenza contro le donne, in tutte le sue forme (fisica, psicologica, sessuale, economica), è una violazione dei diritti umani e una grave emergenza sociale, come definito anche dalla Convenzione di Istanbul;

è fondamentale un impegno corale dell'amministrazione comunale, delle istituzioni e della cittadinanza per prevenire e contrastare la violenza e sostenere le vittime;

il nostro territorio ha già intrapreso iniziative preziose in tal senso, che vanno valorizzate e potenziate, 

Constatato che:

la violenza di genere e il femminicidio sono fenomeni persistenti e allarmanti, anche a livello nazionale e locale;

gli omicidi di donne sono rimasti pressoché costanti negli anni e secondo i dati Istat gli omicidi volontari che hanno interessato le donne sono stati perpetrati per lo più da partner o ex partner;

Preso atto che:

le associazioni e i centri antiviolenza svolgono un ruolo cruciale nell'accoglienza, nell'assistenza e nel supporto alle donne e ai minori vittime di violenza;

la prevenzione, soprattutto attraverso l'educazione al rispetto e alla parità di genere nelle scuole e nella società, è uno strumento fondamentale per sradicare il fenomeno;

è essenziale sensibilizzare l'intera cittadinanza, inclusi i più giovani, a riconoscere i segnali della violenza e a intervenire in modo corretto, offrendo supporto e non giudizio;

è necessario garantire l'efficacia delle reti di supporto per le vittime, rendendole più accessibili e conosciute;

è necessario, altresì, che le istituzioni, a tutti i livelli, possano mettere in atto operazioni concrete per aiutare le vittime e i loro familiari nell’intento di avere giustizia; 

Ricordando che:

l’8 febbraio scorso a Rufina è stato commesso l’ennesimo femminicidio ai danni di una nostra concittadina di 34 anni, Eleonora Guidi. Il suo compagno l’ha colpita con 24 coltellate alla schiena mentre, di mattina presto, era intenta a preparare il caffè con il figlio di 2 anni in casa;

l’assassino, scoperto dal padre, forse rendendosi conto, in un attimo di lucidità, di ciò che aveva fatto, ha cercato di suicidarsi gettandosi dal balcone della casa a Rufina. Ha riportato vari traumi, anche alla testa e ha subito delicati interventi;

sono passati 9 mesi, e ancora non si è avuto alcuna giustizia su questo particolare caso;

non solo, si apprende dai giornali, dalla trasmissione “Chi l’ha Visto?” e da altre fonti, compreso quelle dei parenti prossimi di Eleonora, che l’assassino è “ricoverato” presso l’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, nel reparto psichiatria, ed è libero di uscire, ricevere visite quando vuole, di starsene al di fuori dell’edificio e di essere libero di usare social ecc.;

si apprende dalla trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli che l’ospedale ha addirittura fornito una nota in cui si dichiara non più disponibile o comunque critico a trattenere una persona in queste condizioni visto che per i loro medici non c’è nessun tipo di problema per cui possa rimanere ricoverato in questo reparto;

la permanenza in “stato di libertà” presso l’ospedale era stata stabilita e prorogata via via, per valutare se Innocenti fosse in grado o meno di reggere un processo nonostante dichiari di non ricordare nulla;

Visto che:

Eleonora è nata e vissuta per tutta la sua infanzia a Montebonello, comune di Pontassieve, frequentando la scuola materna e primaria di Piazza Pertini e successivamente le Medie a Rufina;

tra Rufina e Montebonello ci sono servizi in comune come appunto le scuole medie e i servizi di trasporto pubblico che per certi versi rendono un tutt’uno questi due centri abitati separati soltanto da un ponte;

sono passati ormai 9 mesi dal delitto e la memoria di Innocenti tarda ad arrivare;

un assassino, non possiamo chiamarlo in altro modo, non ha ancora subito alcun processo per essere giudicato e soprattutto per rendere giustizia finalmente a Eleonora e ai suoi familiari compreso al piccolo Dante;

da subito ci sono state diverse iniziative e manifestazioni solidali alla famiglia, in ricordo di Eleonora, sia nel comune di Rufina che in quello di Pontassieve, alcune anche congiunte;

in un periodo intermedio, in attesa di avere notizie sia mediche, sullo stato di salute di Innocenti, che di tipo giuridico per un eventuale processo, i familiari hanno ritenuto di mantenere un livello più riservato;

Rilevato che:

recentemente, dato che la giustizia tarda non solo a venire ma anche a partire, si sono rese necessarie ulteriori iniziative che finalmente hanno evidenziato le storture di questa vicenda tanto da approdare anche su Rai 3 e sui giornali;

nel mese di novembre ci sono state varie iniziative e il 25 novembre scorso, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, si sono svolti altri appuntamenti, anche istituzionali, per ricordare Eleonora;

da un articolo della Nazione di Marzo 2025, si legge che: “Il gip Alessandro Moneti, accogliendo la richiesta del pm Ornella Galeotti, ha ritenuto necessario applicare gli arresti domiciliari presso la struttura riabilitativa dove sarà trasferito, ravvisando il rischio di reiterazione del reato. Nel provvedimento, il giudice sottolinea come l’omicidio sia stato frutto di una “furia cieca”, che potrebbe manifestarsi nuovamente con estrema violenza”;

Impegna il Sindaco e la Giunta a:

adoperarsi affinchè le autorità competenti trovino una struttura più idonea e sotto controllo in cui spostare Innocenti in attesa del processo;

di aiutare la famiglia come possibile per quanto concerne l’affidamento del figlio di Eleonora nel caso si dovessero trovare in difficoltà per qualche motivo;

essere presenti ufficialmente al sit-in silenzioso davanti al Palazzo di Giustizia (Viale Guidoni) il 3 dicembre prossimo, dalle 13.00 alle 14.00, promosso dal ComitatoCittadiniPerFirenze, per solidarietà e per dare voce a chi la voce è stata tolta per mano di un assassino.

Pontassieve, 20 novembre 2025

Capogruppo "Alternativa Comune" Alessandro Cresci

Comunicato Stampa integrale:  
Per seguire il consiglio in diretta:  https://pontassieve.consiglicloud.it/home

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