mercoledì 16 luglio 2025

ODG: su "Quotazione in borsa dell’acqua. No grazie" presentato dal Capogruppo Alternativa Comune. C.C. 26-9-24

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale

Leonardo Ceccarelli

Al Signor Sindaco
Carlo Boni


Pontassieve, 19 settembre 2024


ORDINE DEL GIORNO: Quotazione in Borsa dell’acqua: NO grazie.

Il Consiglio comunale di Pontassieve


Premesso che:

nelle ultime settimane i cittadini Toscani hanno potuto leggere sulla stampa e sui social network un susseguirsi di affermazioni, spesso contrastanti le une con le altre, con riferimento alla quotazione in Borsa di Alia Multiutility. 

Da tali affermazioni si evince chiaramente che, ad oggi, non vi è alcuna programmazione sul futuro della società a cui il nostro Comune ha conferito le proprie quote di Publiacqua e AER, rinunciando ad avere voce in capitolo in Alia Multiutility, se non in modo indiretto.

Riteniamo che:

i cittadini abbiano il diritto di avere dai propri amministratori rassicurazioni sulle aziende pubbliche a cui versano centinaia di euro all’anno per le tariffe.

L’acqua è già minacciata dall’incremento demografico, dal crescente consumo e inquinamento dell’agricoltura su larga scala e della grande industria, dal surriscaldamento globale e dai relativi cambiamenti climatici.

La trasformazione dell’acqua da bene sociale-culturale a bene economico è qualcosa che colpirebbe soprattutto i ceti sociali più bassi, anche nel nostro Paese.

Tenendo conto che:

 nella Delibera approvata dal precedente consiglio comunale, per la costituzione dell’attuale Multiutility, sono presenti i seguenti passaggi: 

    Nell’oggetto: “Quotazione in Borsa di MultiUtility“.

    “[…]in considerazione della quotazione in Borsa di cui al punto […]”.

    “[…]La costituzione di Holding Toscana, tramite conferimenti delle azioni detenute in MultiUtility, sarà temporalmente antecedente alla quotazione in Borsa[…]”.

    “[…]Come finalità ulteriore consentire la quotazione in Borsa della società risultante dall’aggregazione, prevedendo di aprire a terzi, con un collocamento nell’ambito della quotazione, fino ad un massimo del 49% del capitale della MultiUtility (per circa 2,3 miliardi).

In seguito la quotazione in Borsa viene citata moltissime altre volte come parte integrante del progetto Multiutility.

Quotare l’acqua in Borsa renderà vana, nei fatti, la fondamentale risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU del 2010 sul diritto universale all’acqua e, nel nostro Paese, rappresenterà un ulteriore schiaffo al voto di 27 milioni di cittadine e cittadini che nel 2011 si espressero nel referendum dicendo che l’acqua doveva uscire dal mercato e che non si poteva trarre profitto su questo bene.

Se oggi l'acqua può essere quotata in Borsa è perché da tempo è stata considerata merce, sottoposta ad una logica di profitto e la sua gestione privatizzata permettendo in Italia la partecipazione del privato nelle aziende pubbliche – vedi ACEA, attuale socio privato di Publiacqua.

Per invertire una volta per tutte la rotta, per mettere in sicurezza la risorsa acqua e difendere i diritti fondamentali delle cittadine e dei cittadini ci uniamo al grande lavoro che sta facendo il forum italiano sull’acqua e

CHIEDIAMO:

• che il Consiglio comunale esprima la propria contrarietà alla quotazione in borsa


Alessandro Cresci

Capogruppo “Alternativa Comune”

Pontassieve



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