Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Leonardo Ceccarelli
al Signor Sindaco
Carlo Boni
Pontassieve, 20 maggio 2025
Oggetto: in merito alla condanna delle gravi violazioni del diritto internazionale da parte del Governo israeliano guidato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu e alla necessità di rilanciare il processo di pace fondato sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla prospettiva della coesistenza tra due Stati sovrani.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
- il 5 maggio 2025 è stata resa nota, da fonti stampa, la notizia dell’approvazione, da parte delle autorità israeliane, di un piano che prevederebbe l’occupazione militare prolungata della Striscia di Gaza mediante il mantenimento di presìdi armati lungo i corridoi centrali del territorio e la creazione di una zona umanitaria costiera nel sud, destinata ad accogliere in forma forzata la popolazione palestinese;
- tale piano è stato preceduto e accompagnato da una nuova intensificazione delle operazioni militari, con una recrudescenza degli attacchi tra la metà di marzo e la fine di aprile 2025, tra cui le incursioni notturne del 17 e 18 marzo, che hanno comportato bombardamenti aerei e operazioni terrestri in vaste aree della Striscia di Gaza, provocando un ulteriore esasperazione della già gravissima situazione umanitaria;
Rilevato che:
- secondo quanto riportato nell’aggiornamento n. 284 pubblicato il 30 aprile 2025 dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), il Ministero della Salute di Gaza ha comunicato che, tra il 7 ottobre 2023 e il 30 aprile 2025, almeno 52.400 persone sono state uccise e 118.014 ferite, mentre 2.308 vittime e 5.973 feriti sono attribuibili alla sola escalation iniziata il 18 marzo 2025 (https://www.ochaopt.org/content/humanitarian-situation-update-284-gaza-strip);
Preso atto che:
- la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dell’ex Ministro della difesa Yoav Gallant e del leader di Hamas Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri in relazione agli attacchi del 7 ottobre 2023 e alle condotte successive al conflitto;
- è attualmente pendente presso la Corte internazionale di giustizia – principale organo giudiziario delle Nazioni unite - il procedimento avviato dallo Stato del Sudafrica nei confronti di Israele per presunta violazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio del 1948, cui l’Italia ha aderito con legge 11 marzo 1952, n. 153;
Considerato che:
- quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza configura un disegno politico e militare che, per la sua natura e per gli effetti prodotti, si caratterizza come un’azione sistematica di occupazione territoriale e di trasferimento forzato della popolazione civile palestinese, condotta in violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario e in aperto contrasto con ogni prospettiva di pace, e che richiede pertanto un’iniziativa ferma e immediata della comunità internazionale finalizzata alla cessazione delle ostilità, alla tutela dei civili, alla garanzia del pieno accesso agli aiuti umanitari e alla promozione di misure sanzionatorie nei confronti del Governo israeliano;
- la recente approvazione, da parte delle autorità israeliane, di un piano che prevederebbe il controllo militare continuativo della Striscia di Gaza e il trasferimento forzato della popolazione in una zona delimitata del sud costituisce un ulteriore atto di gravissima rottura dell’ordine giuridico internazionale, che configura una volontà di gestione coercitiva e permanente del territorio palestinese, conferma l’intento di sottrarre ogni margine di intervento agli organismi multilaterali e contribuisce ad alimentare la spirale di instabilità;
Ricordato che:
- in Israele si sono registrate manifestazioni pubbliche di dissenso da parte di migliaia di cittadini che contestano la linea del Governo Netanyahu, giudicata contraria agli interessi di sicurezza e ostile al negoziato per la liberazione degli ostaggi, mentre anche nella Striscia di Gaza si sono svolte proteste popolari contro Hamas, accompagnate da richieste di ritorno alla gestione istituzionale da parte dell’Autorità nazionale palestinese;
Preso atto che:
- in una recente intervista anche la senatrice a vita Liliana Segre ha espresso profonda preoccupazione per l’evoluzione del conflitto in corso nella Striscia di Gaza, sottolineando la necessità che la comunità internazionale si impegni con fermezza per fermare la spirale di odio ed esprimendo “profonda repulsione governo di Benjamin Netanyahu e verso la destra estremista, iper-nazionalista e con componenti fascistoidi e razziste al potere oggi in Israele”; (https://www.corriere.it/esteri/25_maggio_05/liliana-segre-intervista-ebd3608b-e4e6-4249-8d78-db4aed6b5xlk.shtml);
Ritenuto che:
- la comunità internazionale ha il dovere morale e giuridico di intervenire, anche a livello diplomatico e umanitario, per proteggere la popolazione civile e promuovere una soluzione pacifica del conflitto;
Valutato che:
- il 9 maggio 2024, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione intitolata “Admission of new Members to the United Nations” che riconosce la Palestina come “qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite”, raccomandando al Consiglio di Sicurezza di “riconsiderare favorevolmente la questione”: il testo è stato adottato con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, tra cui l’Italia;
- il 28 maggio 2024 Spagna, Irlanda e Norvegia hanno riconosciuto ufficialmente, lo Stato di Palestina, e anche il Presidente francese Macron ha recentemente dichiarato che a giugno 2025 la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina;
- il riconoscimento dello Stato di Palestina oggi rappresenta il presupposto necessario per preservare la prospettiva politica dei “due popoli, due Stati” e, dunque, per garantire la convivenza in pace e sicurezza degli israeliani e dei palestinesi, soprattutto di fronte all’esplicita negazione di questa prospettiva da parte delle leadership politiche al momento al Governo in Israele e agli obiettivi dell’organizzazione terroristica Hamas;
- il 27 febbraio del 2015 il Parlamento italiano ha impegnato il Governo italiano a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 ed anche il Parlamento europeo con la risoluzione del 17 dicembre 2014 ha chiesto il riconoscimento dello Stato palestinese;
- il 5 settembre 2024, questo stesso Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza un Ordine del giorno intitolato “Ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina”, con il quale si è voluto ribadire la necessità di tale riconoscimento come premessa per la costruzione di una pacifica convivenza tra Israele e Palestina;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
ad attivarsi nei confronti del Governo affinché sia affermato con determinazione l’impegno dell’Italia:
- a riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, riaffermando con forza la prospettiva dei “due popoli, due Stati”;
- a promuovere – forte dell’impegno assunto nel 2014 dal Parlamento europeo – il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Unione europea, fermo restando il reciproco riconoscimento dei due Stati;
- a sostenere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, ogni iniziativa volta a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia;
- a sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele concesse anteriormente alla dichiarazione dello stato di guerra dell’8 ottobre 2023, al fine di scongiurare che tali armamenti possano essere utilizzati per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, nonché a sostenere e farsi promotore, a livello europeo con gli altri Stati membri, di opportune iniziative volte alla totale sospensione della vendita, della cessione e del trasferimento di armamenti allo Stato di Israele;
- a sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e nei confronti dei coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania.
IMPEGNA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
a dare massima diffusione del presente Ordine del Giorno alla cittadinanza, alle associazioni, e ad inoltrarlo:
alla Presidente del Parlamento Europeo;
al Presidente della Repubblica Italiana;
alla Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana;
al Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana;
al Presidente del Senato della Repubblica Italiana;
al Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana;
ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari;
al Presidente della Regione Toscana;
alla Sindaca della Città Metropolitana di Firenze;
ai Sindaci e ai Presidenti dei Consigli comunali della Città Metropolitana di Firenze
Gruppo Consiliare “Lista Civica Carlo Boni Sindaco”
Giulia Selvi
(Capogruppo)
Gruppo Consiliare “Partito Democratico”
Paolo Belardinelli
(Capogruppo)
Gruppo Consiliare “Pontassieve al Centro”
Simone Pasquini
(Capogruppo)
Gruppo Consiliare “Alternativa Comune”
Alessandro Cresci
(Capogruppo)
Youtube https://www.youtube.com/live/sAAXZq5x40s?si=L2qUyY_cxikfx9NR
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