Al Signor Sindaco Carlo Boni
Ordine del giorno ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento del Consiglio Comunale
Pontassieve, 24 luglio 2025
Oggetto: richiesta ritiro immediato del DDL 1552 sulla riforma della Legge 157/92 sulla caccia. Difendiamo la Natura.
Il Consiglio comunale di Pontassieve
Considerato che:
l’art. 9 della nostra Costituzione “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”;
Preso atto che:
è stato depositato il Disegno di Legge n. 1552 che stravolge i principi della legge 157/92 e calpesta l’articolo 9 della Costituzione italiana, che tutela gli animali e la biodiversità. Questi 18 articoli rappresentano un attacco diretto alla biodiversità, alla sicurezza dei cittadini e ai principi costituzionali e comunitari in materia ambientale, col rischio di privatizzazione della natura, a vantaggio di élite economiche italiane e straniere. Nonché col rischio per la sicurezza pubblica, con fucili nei luoghi di svago e turismo;
ben 48 associazioni appartenenti al mondo ambientalista e scientifico hanno chiesto ai ministri dell’Ambiente un incontro di confronto sul Disegno di Legge per essere direttamente informate sulle intenzioni del governo in materia di modifiche alla legge per la tutela della fauna e la regolamentazione dell’attività venatoria. In quanto, ricordano anche che la bozza iniziale circolata, poi convertita in Disegno di Legge, è stata realizzata e condivisa solamente con il mondo venatorio che rappresenta solo un interesse parziale e subordinato rispetto agli interessi diffusi, riconosciuti come valori fondamentali dalla Costituzione;
oltre alle Associazioni di cui sopra, altre 11 figure autorevoli – ricercatori, ornitologi, forestali, naturalisti e divulgatori – si sono uniti in un video diffuso dal Cabs (Coordinamento Associazioni per i Beni Sociali), per esprimere un secco “no” alla proposta di modifica della legge 157/1992 sulla caccia;
Ricordando che:
le Direttive Habitat (92/43/CEE) e Uccelli (2009/147/CE) dell'Unione Europea sono i pilastri della legislazione europea sulla conservazione della natura, mirate a proteggere la biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali e della flora e fauna selvatica;
Ritenendo che la nuova proposta di legge:
permette la caccia nei boschi, nelle foreste pubbliche e persino nelle aree protette, mettendo a rischio la sicurezza di chi frequenta la natura: famiglie, escursionisti, ciclisti, cercatori di funghi, bambini, imprenditori e privati che lavorano nel settore ambientale, gli stessi agricoltori (che sono già vittime di incidenti venatori anche con la legge attuale);
riduce le aree protette, invece di aumentarle come richiesto dall’Unione Europea (30% entro il 2030);
riabilita pratiche vietate come i roccoli e i richiami vivi, favorendo bracconaggio e traffico illegale di fauna selvatica;
autorizza la costruzione illimitata di appostamenti fissi di caccia, con rischi di cementificazione nei territori naturali;
autorizza spari notturni e l’uso di cani in gara anche a caccia chiusa, con gravi danni alla fauna in riproduzione;
trasforma la caccia in “attività sportivo-motoria”, tentando di legittimarla come strumento di tutela della biodiversità. Un’assurdità che capovolge la logica, la scienza e la Costituzione;
apre al rilascio della licenza di caccia a cittadini stranieri, anche senza una formazione sulle normative italiane col rischio di attrarre turismo venatorio e pratiche come la caccia al trofeo, che trasforma gli animali in souvenir da esibire;
punisce l’attivismo civico, scoraggiando il controllo dal basso e indebolendo la già scarsa vigilanza ambientale, spesso demandata all’autocertificazione da parte degli stessi cacciatori, multando chi documenta, denuncia o disturba l’attività venatoria con multe fino a 900 euro;
il Consiglio Comunale di Pontassieve
chiede al Parlamento:
il ritiro immediato del Disegno di Legge n. 1552 di riforma della legge n. 157 dell’11 febbraio 1992;
il rispetto della Costituzione e degli impegni europei per la tutela della natura;
una riforma vera, partecipata, fondata sulla scienza e sul principio di precauzione;
il rafforzamento delle misure contro il bracconaggio e non la loro eliminazione;
chiede, altresì, al Presidente del Consiglio:
di inviare il presente ordine del giorno ai gruppi parlamentari presenti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica;
di inviare il presente ordine del giorno alla Regione Toscana, alla Città Metropolitana di Firenze e a tutti i Comuni della Città Metropolitana di Firenze.
Alessandro Cresci
Capogruppo “Alternativa Comune”
Consiglio comunale su Youtube
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