mercoledì 16 luglio 2025

Mozione su "Emergenza PFAS – Richiesta di approvazione urgente di una legge – Richiesta analisi per valutare la presenza dei PFAS nell’acqua potabile dell’acquedotto comunale" di Alternativa Comune. C.C. 25-2-25

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Leonardo Ceccarelli

Al Signor Sindaco Carlo Boni

Oggetto: Emergenza PFAS – Richiesta di approvazione urgente di una legge che metta al bando la produzione, l’utilizzo e la commercializzazione dei PFAS e nei regolamenti gli usi indispensabili – richiesta analisi per valutare la presenza dei PFAS nell’acqua potabile dell’acquedotto comunale

Il Consiglio comunale di Pontassieve
Premesso che:
- i PFAS sono un ampio gruppo di oltre 10 mila molecole di sintesi, non presenti in natura e prodotte solo dalle attività umane, utilizzate in numerosi processi industriali e per la realizzazione di diversi prodotti di uso comune. Sono definiti “inquinanti eterni” per la loro stabilità chimica impossibile da degradare nell’ambiente. Hanno effetti nocivi sul fegato, la tiroide, provocano obesità, infertilità e cancro;
- in Italia manca una legge nazionale che limiti o meglio vieti la presenza di PFAS nelle acque potabili. Solo dal gennaio 2026 entrerà in vigore la direttiva comunitaria 2184/2020   che limita a 100 ng/l (nanogrammi per litro), la somma di 24 molecole appartenenti all’ampio gruppo delle sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS), mentre in Danimarca la concentrazione di sicurezza è stata fissata a 2 ng/l, in Svezia e nella regione belga delle Fiandre il valore raccomandato è di 4 ng/l e negli Stati Uniti è stata fissata a 4 ng/l per PFOA e PFOS;
- anche l’OMS, che nel 2022 aveva proposto un limite di 100 ppt per i PFAS, sta rivedendo le linee guida degli inquinanti nell’acqua potabile e ha costituito un nuovo gruppo consultivo proprio sulla valutazione delle sostanze per- e polifluoroalchiliche;
- nel 2020 l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha stabilito una soglia massima di assunzione settimanale per la somma di quattro molecole (PFOA, PFOS, PFNA e PFHxS) pari a 4,4 nanogrammi per chilo di peso corporeo. Partendo da tale riferimento a un bambino dal peso di 10 kg basterebbe bere 4,5 litri di acqua contaminata con 10 nanogrammi di PFOA (PFOS, PFNA o PFHxS) a settimana per ingerire una quantità ritenuta non sicura per la salute;
- si era ritenuto che i PFAS fossero presenti nell’acqua potabile solo in alcune zone del Paese, in particolare nel Veneto e in Provincia di Alessandria, intorno al polo chimico di Spinetta Marengo.
Appreso che:
- Recentemente il Consiglio regionale del Veneto, con la risoluzione n. 79 del 12 marzo 2024 si è espresso all’unanimità per l’urgente messa al bando dei Pfas;
- che nel rapporto di Greenpeace sulla Toscana del marzo 2024 intitolato: “INQUINAMENTO DA PFAS IN TOSCANA: AMBIENTE E SALUTE SONO AL SICURO?” ha evidenziato in alcune aree della regione una forte presenza nelle nostre acque di questi pericolosi inquinanti pericolosi;
- Stando ai dati raccolti da ARPAT nel 2022, i PFAS erano presenti nel 76% delle acque superficiali, nel 36% delle acque sotterranee e nel 56% dei campioni di biota (animali) monitorati; considerando che Arpat monitora abitualmente solo le sei molecole incluse nei decreti già vigenti in Italia, il dato è sicuramente preoccupante. La presenza di PFAS e le concentrazioni misurate sono state confrontate con gli Standard di Qualità Ambientale (SQA), nelle acque superficiali vi è un superamento degli SQA compresi tra il 31 e l’87%;
Ritenuto che:
- La conoscenza puntuale e dettagliata dello stato di contaminazione dell’acqua potabile sia elemento imprescindibile al fine di sviluppare le necessarie azioni a tutela della salute pubblica essendo il Sindaco ed il Consiglio Comunale responsabili su tale materia.
Considerato che:
- l’adesione a questa mozione da parte del comune potrebbe sensibilizzare il Parlamento italiano accelerando la presa in carico di questo problema per la costruzione ed approvazione di una legge partecipata che metta al bando i PFAS. (allegati “I SETTE CAPISALDI DI UNA LEGGE NAZIONALE CHE VIETI LUSO E LA PRODUZIONE DI PFAS”).

Auspica che:
- Il Governo nazionale emani al più presto una legge che proibisca la produzione e il consumo dei PFAS.
Impegna il Sindaco e la Giunta comunale a:
• richiedere al proprio gestore del servizio idrico e alla propria Azienda Usl di riferimento:
- la quantificazione della somma di PFAS nell’acqua destinata al consumo umano nel nostro Comune, di cui all’allegato III, parte B, punto 3 della direttiva europea 2184/2020,
- l’analisi dell’acqua potabile, o dell’acqua in bottiglia, erogata nelle scuole pubbliche presenti nel Comune;
• rendere pubbliche integralmente le risultanze provenienti dal gestore del servizio idrico e dalla Azienda Usl di riferimento e, eventualmente da indagini effettuate in autonomia dal Comune stesso, circa la quantificazione della presenza delle singole sostanze PFAS, e di farne capillare pubblicità, attraverso tutti i canali istituzionali, al fine di aumentare la consapevolezza della popolazione circa la qualità dell’acqua consumata;
• richiedere alla Regione Toscana di varare un piano di monitoraggio capillare su tutto il territorio regionale al fine di accertare il reale stato di contaminazione delle acque destinate al consumo umano.


Alessandro Cresci
Capogruppo “Alternativa Comune”

Youtube https://www.youtube.com/live/7q-FvsMTvL0?si=ClZanPIOA1aYnyPu


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