sabato 9 agosto 2025

Ordine del Giorno su "Richiesta ritiro immediato del Ddl 1552 sulla riforma della Legge 157/92 sulla caccia. difendiamo la natura" presentato dal capogruppo consiliare Alternativa Comune; C.C. 31-7-25

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Ceccarelli

Al Signor Sindaco Carlo Boni

Ordine del giorno ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento del Consiglio Comunale

Pontassieve, 24 luglio 2025

Oggetto: richiesta ritiro immediato del DDL 1552 sulla riforma della Legge 157/92 sulla caccia. Difendiamo la Natura.


Il Consiglio comunale di Pontassieve

Considerato che: 

l’art. 9 della nostra Costituzione “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”;

Preso atto che:

è stato depositato il Disegno di Legge n. 1552 che stravolge i principi della legge 157/92 e calpesta l’articolo 9 della Costituzione italiana, che tutela gli animali e la biodiversità. Questi 18 articoli rappresentano un attacco diretto alla biodiversità, alla sicurezza dei cittadini e ai principi costituzionali e comunitari in materia ambientale, col rischio di privatizzazione della natura, a vantaggio di élite economiche italiane e straniere. Nonché col rischio per la sicurezza pubblica, con fucili nei luoghi di svago e turismo;

ben 48 associazioni appartenenti al mondo ambientalista e scientifico hanno chiesto ai ministri dell’Ambiente un incontro di confronto sul Disegno di Legge per essere direttamente informate sulle intenzioni del governo in materia di modifiche alla legge per la tutela della fauna e la regolamentazione dell’attività venatoria. In quanto, ricordano anche che la bozza iniziale circolata, poi convertita in Disegno di Legge, è stata realizzata e condivisa solamente con il mondo venatorio che rappresenta solo un interesse parziale e subordinato rispetto agli interessi diffusi, riconosciuti come valori fondamentali dalla Costituzione;

oltre alle Associazioni di cui sopra, altre 11 figure autorevoli – ricercatori, ornitologi, forestali, naturalisti e divulgatori – si sono uniti in un video diffuso dal Cabs (Coordinamento Associazioni per i Beni Sociali), per esprimere un secco “no” alla proposta di modifica della legge 157/1992 sulla caccia;

Ricordando che:

le Direttive Habitat (92/43/CEE) e Uccelli (2009/147/CE) dell'Unione Europea sono i pilastri della legislazione europea sulla conservazione della natura, mirate a proteggere la biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali e della flora e fauna selvatica;

Ritenendo che la nuova proposta di legge:

permette la caccia nei boschi, nelle foreste pubbliche e persino nelle aree protette, mettendo a rischio la sicurezza di chi frequenta la natura: famiglie, escursionisti, ciclisti, cercatori di funghi, bambini, imprenditori e privati che lavorano nel settore ambientale, gli stessi agricoltori (che sono già vittime di incidenti venatori anche con la legge attuale);

riduce le aree protette, invece di aumentarle come richiesto dall’Unione Europea (30% entro il 2030);

riabilita pratiche vietate come i roccoli e i richiami vivi, favorendo bracconaggio e traffico illegale di fauna selvatica;

autorizza la costruzione illimitata di appostamenti fissi di caccia, con rischi di cementificazione nei territori naturali;

autorizza spari notturni e l’uso di cani in gara anche a caccia chiusa, con gravi danni alla fauna in riproduzione;

trasforma la caccia in “attività sportivo-motoria”, tentando di legittimarla come strumento di tutela della biodiversità. Un’assurdità che capovolge la logica, la scienza e la Costituzione;

apre al rilascio della licenza di caccia a cittadini stranieri, anche senza una formazione sulle normative italiane col rischio di attrarre turismo venatorio e pratiche come la caccia al trofeo, che trasforma gli animali in souvenir da esibire;

punisce l’attivismo civico, scoraggiando il controllo dal basso e indebolendo la già scarsa vigilanza ambientale, spesso demandata all’autocertificazione da parte degli stessi cacciatori, multando chi documenta, denuncia o disturba l’attività venatoria con multe fino a 900 euro;

il Consiglio Comunale di Pontassieve

chiede al Parlamento:

  • il ritiro immediato del Disegno di Legge n. 1552 di riforma della legge n. 157 dell’11 febbraio 1992;

  • il rispetto della Costituzione e degli impegni europei per la tutela della natura;

  • una riforma vera, partecipata, fondata sulla scienza e sul principio di precauzione;

  • il rafforzamento delle misure contro il bracconaggio e non la loro eliminazione;

chiede, altresì, al Presidente del Consiglio:

  • di inviare il presente ordine del giorno ai gruppi parlamentari presenti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica;

  • di inviare il presente ordine del giorno alla Regione Toscana, alla Città Metropolitana di Firenze e a tutti i Comuni della Città Metropolitana di Firenze.

Alessandro Cresci

Capogruppo “Alternativa Comune” 

Consiglio comunale su Youtube 

1 parte

2 parte 

Ordine del giorno su "Accordo ANCI - CONAI" presentato dal capogruppo consiliare Alternativa Comune; C.C. 31-7-25


Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Leonardo Ceccarelli
Al Signor Sindaco Carlo Boni

Ordine del giorno ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento del Consiglio Comunale

Pontassieve, 10 luglio 2025

Oggetto: Accordo Anci - Conai  

Il Consiglio comunale di Pontassieve

Premesso che:

il Comune di Pontassieve con Delibera di Consiglio n° 00126/2019 ha ufficialmente aderito alla strategia "Rifiuti Zero” dove in particolare al primo punto vi erano descritti i traguardi a cui tendere in quanto a RACCOLTA DIFFERENZIATA (raggiungere l’80% di Raccolta Differenziata (RD) entro la fine del 2022, e il 90% di RD entro il 2024, obiettivi che si era data la passata consiliatura);con ulteriore Delibera di Consiglio Comunale n° 24 del 29/04/2021, si approvava anche il Regolamento dell’“Osservatorio Rifiuti Zero”, come licenziato dalla 2° commissione consiliare del 22/4/2021; con avviso pubblico, con scadenza marzo 2023, si sono individuati i membri delle associazioni e quindi poi l’Osservatorio ha potuto essere operativo;

Preso atto che:

l’ultimo Accordo Quadro Anci-Conai copriva il periodo 2020/2024; a tal riguardo apprendiamo che vi è una proroga fino al 31 dicembre 2025;ARERA ha utilizzato per l’elaborazione dei PEF, fino a tutto il 2025, il metodo di calcolo MTR2, valido per il secondo periodo regolatorio 2022/2025 e che sta per essere varato il nuovo metodo di calcolo MTR3, per il terzo periodo regolatorio 2026/2029;la direttiva UE 851/2028 è stata recepita dall’Italia con il D.lgs.116/2020;recentemente Rossano Ercolini in qualità di Presidente Zero Waste Italy e Coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, ha pubblicato una lettera indirizzata ai dirigenti e amministratori del CONAI dal titolo “Lettera aperta su corretta applicazione della Direttiva UE 851/2018 anche in Italia nell’emanando MTR-3 per il periodo 2026-2029 da parte di ARERA”. Lo scopo della lettera è quello di chiedere il rispetto della normativa italiana ed europea, attualmente non pienamente rispettata, sulla copertura dei costi delle raccolte differenziate da parte del CONAI, di inserire nel metodo di calcolo di ARERA il recupero di tali costi per gli anni passati, un migliore monitoraggio del tasso effettivo di riciclo e una più equa distribuzione dei compensi erogati tramite il meccanismo di sharing. La lettera è allegata al presente atto;

Evidenziando che:

al momento sono i comuni, e quindi i cittadini con le TARI, che coprono quei costi per la raccolta differenziata che la legge stabilisce siano coperti invece dal CONAI. E’ di grande interesse per gli amministratori, che devono mostrare la faccia sui continui aumenti della TARI di fronte ai cittadini, potersi schierare dalla loro parte, facendo pressione presso le autorità competenti per far rispettare le normative citate. Gli amministratori hanno un’importante opportunità, sostenendo questa lettera, di prendere l’iniziativa e mostrare il loro effettivo impegno dalla parte dei cittadini, nel loro stesso interesse per ridurre concretamente le tariffe.

Impegna il Sindaco e la Giunta

a far leva sugli altri Sindaci di ANCI e verso i referenti di CONAI e ARERA affinché le richieste espresse nella lettera di Rossano Ercolini, sopra citata e allegata alla presente, siano effettivamente prese in considerazione. 

In particolare: 

1- chiedere formalmente la copertura da parte del CONAI per almeno l’80% dei costi (gravanti altrimenti sulle tasche dei cittadini in spregio dell’EPR) in ottemperanza alla direttiva UE 851/2018 e del d.lgs.116/2020;

2- al fine di NON incorrere nuovamente in procedure di infrazione della UE che gravano su tutti i cittadini, chiedere che ARERA introduca l’obbligo di “definire e far quotare distintamente il costo di raccolta delle varie tipologia dei principali imballaggi (…) nel nuovo schema tipo di bando di gara per l’affidamento del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani”. Nello stesso tempo pubblicare annualmente il metodo di calcolo e i risultati del monitoraggio del grado di copertura dei costi della RD e quindi delle somme dovute dal CONAI ai comuni; 

3- chiedere ad ARERA di inserire nell’MTR3 un parametro che permetta il recupero retroattivo delle somme non versate da CONAI negli anni 2023,2024 e 2025 in ottemperanza alle normative di cui al punto 1;

4- chiedere ad ARERA di correggere nell’ MTR3, la distorsione presente nell’MTR2 riguardo l’attuale meccanismo di sharing, che potrebbe incentivare i gestori, spesso possessori anche degli impianti di preselezione, ad aumentate le fasi di pretrattamento a scapito dello sforzo effettuato dai comuni e dai cittadini per ottimizzare le raccolte differenziate: ”ANEA ha infatti correttamente evidenziato che il meccanismo di sharing dei proventi dovrebbe essere applicato non sui proventi lordi derivanti dalla valorizzazione dei rifiuti di imballaggio sui sistemi EPR o sul mercato, ma sui proventi al netto dei costi sostenuti per le successive operazioni di selezione/cernita/pulizia inseriti all’interno del PEF. Se invece dovesse essere confermato l’attuale meccanismo i gestori integrati del servizio di igiene urbana (cioè quelli che detengono anche gli impianti di preselezione e recupero dei rifiuti) saranno ulteriormente incentivati, come chiarito da ANEA, ‘a risparmiare sulla fase di raccolta (con effetti negativi sulla qualità del materiale raccolto)’, per poi correggere gli errori di raccolta attraverso il passaggio in impianti di cernita preliminare il cui costo rimane completamente a carico dei comuni e può ridurre fino ad azzerare la loro quota di proventi da sistemi collettivi o da mercato.”

Alessandro Cresci

Capogruppo “Alternativa Comune”

 

UE 851/2018 anche in Italia nell’emanando MTR-3 
per il periodo 2026-2029 da parte di ARERA” 

Consiglio comunale su Youtube 

1 parte

2 parte 


 

Interrogazione a risposta orale su: "Episodio accaduto durante finale di Coppa Toscana allievi U17 calcio " presentata dal capogruppo Alternativa Comune; C.C. 31725

Alla cortese attenzione del Sindaco e dell’Assessore competente

Interrogazione a risposta orale

Come previsto dall’art.36 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Pontassieve, il sottoscritto Alessandro Cresci, nella sua qualità di Consigliere Comunale del gruppo consiliare “Alternativa Comune”,
ricordando che
lo sport svolge un ruolo cruciale nell'educazione dei ragazzi, contribuendo allo sviluppo fisico, cognitivo, sociale ed emotivo. Attraverso la pratica sportiva, i giovani imparano valori importanti come il rispetto, la disciplina, il lavoro di squadra e la gestione delle emozioni, oltre a migliorare la loro salute e autostima;
l'allenatore di una squadra calcistica non è un mero esecutore delle strategie di gioco ma, soprattutto per i giovani, è un leader, un educatore e un motivatore, che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo della squadra e dei singoli giocatori; 
preso atto che
la finale di Coppa Toscana Allievi Under 17 tra Frates Perignano e Pontassieve, svoltasi allo stadio Bozzi di Firenze, è stata sospesa per rissa tra dirigenti e tesserati delle due squadre;
il giudice sportivo del Comitato Regionale Toscana ha preso pesanti provvedimenti disciplinari decretando la sconfitta a tavolino per 0-3 e una multa di 360 euro all’ASD Pontassieve e, come riportato nelle testate giornalistiche on line, altrettante pesanti sanzioni individuali: dieci giornate di squalifica all’allenatore del Pontassieve, accusato anche di aver colpito con un pugno all’orecchio un dirigente avversario; la squalifica fino al 10 marzo 2026 per un dirigente sempre del Pontassieve, per aver colpito ripetutamente al volto due dirigenti del Perignano, uno dei quali con un pugno alla tempia che ha reso necessario l’intervento dei sanitari; oltre a squalifiche ai tesserati sia del Pontassieve che del Fratres Perignano. Inoltre entrambe le società sono state multate di 250 euro per comportamento offensivo durante l’incontro;
visto che
nel comunicato ufficiale dell’ASD Pontassieve si legge che: “In riferimento agli incresciosi episodi avvenuti negli ultimi minuti della finale di Coppa Toscana Provinciale Allievi Under 17, svoltasi lo scorso Giovedì 19/06 al C.T.F. Bozzi di Firenze, la società sportiva Pontassieve Calcio comunica di prendere assolute distanze dai comportamenti violenti e antisportivi tenuti da alcuni propri tesserati e resta in attesa degli sviluppi delle indagini in corso che stabiliranno le reali responsabilità personali di ciascuno. Certi comportamenti niente hanno a che vedere con il calcio e lo sport e sono ben distanti dalle condotte morali ed educative, che fin dai più piccoli, caratterizzano l'attività e la storia della stessa società sportiva. Il Pontassieve esprime il più profondo rammarico verso gli intervenuti e tutti i presenti che hanno assistito a questo spettacolo indegno, verso il Comitato Regionale Toscano, le società Fratres Perignano e Antella, la terna arbitrale e soprattutto verso i ragazzi in campo, cui è stato dato un esempio veramente ignobile e che non meritavano di vedersi rovinare quel momento che doveva essere di festa e di coronamento per un'intera stagione sportiva” non citando mai le parole allenatore e dirigenti ma lasciando intendere, a una prima lettura, che i responsabili della rissa siano stati alcuni loro tesserati;

dato che

l’Amministrazione Comunale contribuisce in modo sostanzioso alle attività sportive dell’ASD Pontassieve sia con contributi monetari sia con l’uso degli impianti comunali;
il Consiglio Comunale di Pontassieve è sempre stato sensibile e attento all’educazione dei ragazzi tramite lo sport, riprova ne è l’ordine del giorno condiviso da tutti i gruppi consiliari sulla “partita applaudita” approvato a gennaio scorso;
chiede: 
se l’Amministrazione Comunale era al corrente di quanto avvenuto durante la finale di Coppa Toscana Allievi Under 17;
se ha chiesto spiegazioni all’ASD Pontassieve dei gravi fatti successi e su come voglia comportarsi verso i propri dirigenti e allenatori, non certo con un mero comunicato di presa di distanze dai comportamenti violenti di “alcuni propri tesserati”;
se intende e in quale modo adoperarsi affinché tali inaccettabili comportamenti non si ripetano rendendo vano lo scopo ultimo dello sport nella sua accezione più alta.  

           

                 Alessandro Cresci                                                                        

        Capogruppo “Alternativa Comune”

 

 

Consiglio comunale su Youtube 

1 parte

2 parte 

Interrogazione a risposta orale su: "Farmacia Comunale " presentata dal capogruppo Alternativa Comune. C.C. 31-7-25

Alla cortese attenzione del Sindaco e dell’Assessore competente

Interrogazione a risposta orale

 
Come previsto dall’art.36 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Pontassieve, il sottoscritto Alessandro Cresci, nella sua qualità di Consigliere Comunale del gruppo consiliare “Alternativa Comune”,
Dato che
nel Documento Unico di Programmazione 2025-2027 al paragrafo “Obiettivi strategici programma 1 - Pensarsi Comunità: Sanità e politiche sociali, abitare e lavoro” il punto 1.4 Nuova farmacia comunale si legge: “Apertura di una nuova farmacia comunale di servizi” a cui viene assegnata Missione Contabile 14 e Programma Contabile 04 e nella tabella successiva “Obiettivi finanziari per missione e programma” alla missione 14 programma 4 vengono indicate le cifre seguenti come previsioni per anno 2025 euro 1.747.869,01, anno 2026 euro 1.732.750,00 e anno 2027 euro 1.732.750,00;
Preso atto che
nei bilanci degli ultimi anni risulta sempre un utile della Farmacia Comunale
Visto che
sempre più voci circolano su una imminente vendita della farmacia comunale esistente nella quale lavorano farmacisti assunti con bando pubblico comunale  
chiede: 
se l’Amministrazione Comunale intende proseguire negli obiettivi strategici del programma del Sindaco Boni sia nell’aumentare i servizi di un Bene Pubblico, quale è l’attuale Farmacia Comunale, sia nell’apertura di una nuova farmacia comunale in prossimità della Casa di Comunità; 
di conoscere la situazione attuale della farmacia comunale e se l’Amministrazione Comunale è intenzionata a chiudere o trasferire a privati l’attuale farmacia Pubblica;
nel caso fosse intenzionata a cedere un Bene Pubblico di conoscere dove saranno ricollocati i farmacisti attualmente in forza presso la farmacia comunale.

Pontassieve 10 luglio 2025
               

       

Alessandro Cresci                                                                        

Capogruppo “Alternativa Comune”

 

 

 

Consiglio comunale su Youtube 

1 parte

2 parte 

Ordine del Giorno su "Richiesta ritiro immediato del Ddl 1552 sulla riforma della Legge 157/92 sulla caccia. difendiamo la natura" presentato dal capogruppo consiliare Alternativa Comune; C.C. 31-7-25

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Ceccarelli Al Signor Sindaco Carlo Boni Ordine del giorno ai sensi dell’articolo 40 del...