martedì 25 novembre 2025

La Mozione che presenteremo al Consiglio Comunale del 27 novembre (è stato spostato): “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Giustizia per Eleonora”

ATTENZIONE: il consiglio del 27 novembre, per motivi di lutto, non tratterà mozioni, ordini del giorno e interrogazioni, che vengono spostate a data da stabilire. 
 
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Ceccarelli
Al Signor Sindaco Carlo Boni
 
mozione ai sensi dell’articolo 39 del Regolamento del Consiglio Comunale

Il Consiglio comunale di Pontassieve

Premesso che:

la violenza contro le donne, in tutte le sue forme (fisica, psicologica, sessuale, economica), è una violazione dei diritti umani e una grave emergenza sociale, come definito anche dalla Convenzione di Istanbul;

è fondamentale un impegno corale dell'amministrazione comunale, delle istituzioni e della cittadinanza per prevenire e contrastare la violenza e sostenere le vittime;

il nostro territorio ha già intrapreso iniziative preziose in tal senso, che vanno valorizzate e potenziate, 

Constatato che:

la violenza di genere e il femminicidio sono fenomeni persistenti e allarmanti, anche a livello nazionale e locale;

gli omicidi di donne sono rimasti pressoché costanti negli anni e secondo i dati Istat gli omicidi volontari che hanno interessato le donne sono stati perpetrati per lo più da partner o ex partner;

Preso atto che:

le associazioni e i centri antiviolenza svolgono un ruolo cruciale nell'accoglienza, nell'assistenza e nel supporto alle donne e ai minori vittime di violenza;

la prevenzione, soprattutto attraverso l'educazione al rispetto e alla parità di genere nelle scuole e nella società, è uno strumento fondamentale per sradicare il fenomeno;

è essenziale sensibilizzare l'intera cittadinanza, inclusi i più giovani, a riconoscere i segnali della violenza e a intervenire in modo corretto, offrendo supporto e non giudizio;

è necessario garantire l'efficacia delle reti di supporto per le vittime, rendendole più accessibili e conosciute;

è necessario, altresì, che le istituzioni, a tutti i livelli, possano mettere in atto operazioni concrete per aiutare le vittime e i loro familiari nell’intento di avere giustizia; 

Ricordando che:

l’8 febbraio scorso a Rufina è stato commesso l’ennesimo femminicidio ai danni di una nostra concittadina di 34 anni, Eleonora Guidi. Il suo compagno l’ha colpita con 24 coltellate alla schiena mentre, di mattina presto, era intenta a preparare il caffè con il figlio di 2 anni in casa;

l’assassino, scoperto dal padre, forse rendendosi conto, in un attimo di lucidità, di ciò che aveva fatto, ha cercato di suicidarsi gettandosi dal balcone della casa a Rufina. Ha riportato vari traumi, anche alla testa e ha subito delicati interventi;

sono passati 9 mesi, e ancora non si è avuto alcuna giustizia su questo particolare caso;

non solo, si apprende dai giornali, dalla trasmissione “Chi l’ha Visto?” e da altre fonti, compreso quelle dei parenti prossimi di Eleonora, che l’assassino è “ricoverato” presso l’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, nel reparto psichiatria, ed è libero di uscire, ricevere visite quando vuole, di starsene al di fuori dell’edificio e di essere libero di usare social ecc.;

si apprende dalla trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli che l’ospedale ha addirittura fornito una nota in cui si dichiara non più disponibile o comunque critico a trattenere una persona in queste condizioni visto che per i loro medici non c’è nessun tipo di problema per cui possa rimanere ricoverato in questo reparto;

la permanenza in “stato di libertà” presso l’ospedale era stata stabilita e prorogata via via, per valutare se Innocenti fosse in grado o meno di reggere un processo nonostante dichiari di non ricordare nulla;

Visto che:

Eleonora è nata e vissuta per tutta la sua infanzia a Montebonello, comune di Pontassieve, frequentando la scuola materna e primaria di Piazza Pertini e successivamente le Medie a Rufina;

tra Rufina e Montebonello ci sono servizi in comune come appunto le scuole medie e i servizi di trasporto pubblico che per certi versi rendono un tutt’uno questi due centri abitati separati soltanto da un ponte;

sono passati ormai 9 mesi dal delitto e la memoria di Innocenti tarda ad arrivare;

un assassino, non possiamo chiamarlo in altro modo, non ha ancora subito alcun processo per essere giudicato e soprattutto per rendere giustizia finalmente a Eleonora e ai suoi familiari compreso al piccolo Dante;

da subito ci sono state diverse iniziative e manifestazioni solidali alla famiglia, in ricordo di Eleonora, sia nel comune di Rufina che in quello di Pontassieve, alcune anche congiunte;

in un periodo intermedio, in attesa di avere notizie sia mediche, sullo stato di salute di Innocenti, che di tipo giuridico per un eventuale processo, i familiari hanno ritenuto di mantenere un livello più riservato;

Rilevato che:

recentemente, dato che la giustizia tarda non solo a venire ma anche a partire, si sono rese necessarie ulteriori iniziative che finalmente hanno evidenziato le storture di questa vicenda tanto da approdare anche su Rai 3 e sui giornali;

nel mese di novembre ci sono state varie iniziative e il 25 novembre scorso, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, si sono svolti altri appuntamenti, anche istituzionali, per ricordare Eleonora;

da un articolo della Nazione di Marzo 2025, si legge che: “Il gip Alessandro Moneti, accogliendo la richiesta del pm Ornella Galeotti, ha ritenuto necessario applicare gli arresti domiciliari presso la struttura riabilitativa dove sarà trasferito, ravvisando il rischio di reiterazione del reato. Nel provvedimento, il giudice sottolinea come l’omicidio sia stato frutto di una “furia cieca”, che potrebbe manifestarsi nuovamente con estrema violenza”;

Impegna il Sindaco e la Giunta a:

adoperarsi affinchè le autorità competenti trovino una struttura più idonea e sotto controllo in cui spostare Innocenti in attesa del processo;

di aiutare la famiglia come possibile per quanto concerne l’affidamento del figlio di Eleonora nel caso si dovessero trovare in difficoltà per qualche motivo;

essere presenti ufficialmente al sit-in silenzioso davanti al Palazzo di Giustizia (Viale Guidoni) il 3 dicembre prossimo, dalle 13.00 alle 14.00, promosso dal ComitatoCittadiniPerFirenze, per solidarietà e per dare voce a chi la voce è stata tolta per mano di un assassino.

Pontassieve, 20 novembre 2025

Capogruppo "Alternativa Comune" Alessandro Cresci

Comunicato Stampa integrale:  
Per seguire il consiglio in diretta:  https://pontassieve.consiglicloud.it/home

martedì 18 novembre 2025

ODG: Oggetto: Accordo Anci - Conai - CC. 30-09-25


Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Leonardo Ceccarelli
Al Signor Sindaco Carlo Boni

Ordine del giorno ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento del Consiglio Comunale
Pontassieve, 23 settembre 2025
 

Oggetto: Accordo Anci - Conai  
Il Consiglio comunale di Pontassieve 

Premesso che:
•    il Comune di Pontassieve con Delibera di Consiglio n° 00126/2019 ha ufficialmente aderito alla strategia "Rifiuti Zero” dove in particolare al primo punto vi erano descritti i traguardi a cui tendere in quanto a RACCOLTA DIFFERENZIATA (raggiungere l’80% di Raccolta Differenziata (RD) entro la fine del 2022, e il 90% di RD entro il 2024, obiettivi che si era data la passata consiliatura);
•    con ulteriore Delibera di Consiglio Comunale n° 24 del 29/04/2021, si approvava anche il Regolamento dell’“Osservatorio Rifiuti Zero”, come licenziato dalla 2° commissione consiliare del 22/4/2021; 
•    con avviso pubblico, con scadenza marzo 2023, si sono individuati i membri delle associazioni e quindi poi l’Osservatorio ha potuto essere operativo;

Preso atto che:
•    l’ultimo Accordo Quadro Anci-Conai copriva il periodo 2020/2024; 
•    a tal riguardo apprendiamo che vi è una proroga fino al 31 dicembre 2025;
•    ARERA ha utilizzato per l’elaborazione dei PEF, fino a tutto il 2025, il metodo di calcolo MTR2, valido per il secondo periodo regolatorio 2022/2025 e che sta per essere varato il nuovo metodo di calcolo MTR3, per il terzo periodo regolatorio 2026/2029;
•    la direttiva UE 851/2028 è stata recepita dall’Italia con il D.lgs.116/2020;
•    recentemente Rossano Ercolini in qualità di Presidente Zero Waste Italy e Coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, ha pubblicato una lettera indirizzata ai dirigenti e amministratori del CONAI dal titolo “Lettera aperta su corretta applicazione della Direttiva UE 851/2018 anche in Italia nell’emanando MTR-3 per il periodo 2026-2029 da parte di ARERA”. Lo scopo della lettera è quello di chiedere il rispetto della normativa italiana ed europea, attualmente non pienamente rispettata, sulla copertura dei costi delle raccolte differenziate da parte del CONAI, di inserire nel metodo di calcolo di ARERA il recupero di tali costi per gli anni passati, un migliore monitoraggio del tasso effettivo di riciclo e una più equa distribuzione dei compensi erogati tramite il meccanismo di sharing. La lettera è allegata al presente atto; 

Evidenziando che:
al momento sono i comuni, e quindi i cittadini con le TARI, che coprono quei costi per la raccolta differenziata che la legge stabilisce siano coperti invece dal CONAI. E’ di grande interesse per gli amministratori, che devono mostrare la faccia sui continui aumenti della TARI di fronte ai cittadini, potersi schierare dalla loro parte, facendo pressione presso le autorità competenti per far rispettare le normative citate. Gli amministratori hanno un’importante opportunità, sostenendo questa lettera, di prendere l’iniziativa e mostrare il loro effettivo impegno dalla parte dei cittadini, nel loro stesso interesse per ridurre concretamente le tariffe.
Impegna il Sindaco e la Giunta
a far leva sugli altri Sindaci di ANCI e verso i referenti di CONAI e ARERA affinché le richieste espresse nella lettera di Rossano Ercolini, sopra citata e allegata alla presente, siano effettivamente prese in considerazione.  

In particolare: 
1.    chiedere formalmente la copertura da parte del CONAI per almeno l’80% dei costi (gravanti altrimenti sulle tasche dei cittadini in spregio dell’EPR) in ottemperanza alla direttiva UE 851/2018 e del d.lgs.116/2020;
2.    al fine di NON incorrere nuovamente in procedure di infrazione della UE che gravano su tutti i cittadini, chiedere che ARERA introduca l’obbligo di “definire e far quotare distintamente il costo di raccolta delle varie tipologia dei principali imballaggi (…) nel nuovo schema tipo di bando di gara per l’affidamento del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani”. Nello stesso tempo pubblicare annualmente il metodo di calcolo e i risultati del monitoraggio del grado di copertura dei costi della RD e quindi delle somme dovute dal CONAI ai comuni; 
3.    chiedere ad ARERA di inserire nell’MTR3 un parametro che permetta il recupero retroattivo delle somme non versate da CONAI negli anni 2023,2024 e 2025 in ottemperanza alle normative di cui al punto 1;
4.    chiedere ad ARERA di correggere nell’ MTR3, la distorsione presente nell’MTR2 riguardo l’attuale meccanismo di sharing, che potrebbe incentivare i gestori, spesso possessori anche degli impianti di preselezione, ad aumentate le fasi di pretrattamento a scapito dello sforzo effettuato dai comuni e dai cittadini per ottimizzare le raccolte differenziate: ”ANEA ha infatti correttamente evidenziato che il meccanismo di sharing dei proventi dovrebbe essere applicato non sui proventi lordi derivanti dalla valorizzazione dei rifiuti di imballaggio sui sistemi EPR o sul mercato, ma sui proventi al netto dei costi sostenuti per le successive operazioni di selezione/cernita/pulizia inseriti all’interno del PEF. Se invece dovesse essere confermato l’attuale meccanismo i gestori integrati del servizio di igiene urbana (cioè quelli che detengono anche gli impianti di preselezione e recupero dei rifiuti) saranno ulteriormente incentivati, come chiarito da ANEA, ‘a risparmiare sulla fase di raccolta (con effetti negativi sulla qualità del materiale raccolto)’, per poi correggere gli errori di raccolta attraverso il passaggio in impianti di cernita preliminare il cui costo rimane completamente a carico dei comuni e può ridurre fino ad azzerare la loro quota di proventi da sistemi collettivi o da mercato.”


Alessandro Cresci
Capogruppo “Alternativa Comune”

VIDEO CONSIGLIO: https://pontassieve.consiglicloud.it/meetings/eE9mdWd5Qnl2M009

MOZIONE: Richiesta all’Autorità Idrica Toscana di sospensione della procedura della gara a doppio oggetto a evidenza pubblica per la selezione del socio privato del gestore del servizio idrico integrato Ato 3 Medio Valdarno. Inizio percorso per affidamento in house. CC. 30-09-25


Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Leonardo Ceccarelli

Al Signor Sindaco Carlo Boni

Pontassieve, 23 settembre 2025

Oggetto: Richiesta all’Autorità Idrica Toscana di sospensione della procedura della gara a doppio oggetto a evidenza pubblica per la selezione del socio privato del gestore del servizio idrico integrato Ato 3 Medio Valdarno. Inizio percorso per affidamento in house.

Il Consiglio comunale di Pontassieve 

Vista la legge regionale 28 dicembre 2011 n. 69 “Istituzione dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, come modificata da ultimo dalla legge regionale 21 febbraio 2018 n. 10 (L.R. 10/2018); 

Preso atto che:
- l’Assemblea di AIT svolge funzioni di indirizzo e di alta amministrazione dell’autorità e in particolare provvede alla scelta della forma di gestione del servizio, all’approvazione della convenzione e dei relativi allegati che regolano i rapporti con il soggetto gestore e all’approvazione e aggiornamento del piano di ambito anche sulla base delle proposte formulate dalle conferenze territoriali (art. 8 comma 1 lett. b, d, f);- il Direttore Generale provvede all’affidamento del servizio (art. 10 comma 1 lett. a);
- il Consiglio Direttivo esprime parere preventivo sugli atti da sottoporre all’attenzione dell’assemblea (art. 11 bis comma 2);
- i sindaci di ciascuna Conferenza Territoriale si riuniscono al fine di formulare proposte per il miglioramento dell’organizzazione del servizio (art. 14 comma 1 n. 4);
- detta Assemblea, con deliberazione n. 14/2020 del 19/11/2020, ha individuato le attuali Conferenze Territoriali di cui all’art. 13 L.R. 69/2011 quali sub-ambiti per l’affidamento del servizio idrico integrato ai sensi dell’art. 147, comma 2-bis, del D.Lgs 152/2006; 

Visto che:
il D.Lgs. 152/2006, che costituisce il quadro normativo nazionale in materia di servizio idrico integrato ed affidamento della gestione che prevede: - ai sensi dell’art. 149bis comma 1 e 2 che:
“1) L’ente di governo dell’ambito, nel rispetto del piano d’ambito di cui all’articolo 149 e del principio di unicità della gestione per ciascun ambito territoriale ottimale, delibera la forma di gestione fra quelle previste dall’ordinamento europeo provvedendo, conseguentemente, all’affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L’affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall’ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale.
2) Alla successiva scadenza della gestione di ambito, al fine di assicurare l’efficienza, l’efficacia e la continuità del servizio idrico integrato, l’ente di governo dell’ambito dispone l’affidamento al gestore unico di ambito entro i sei mesi antecedenti la data di scadenza dell’affidamento previgente. Il soggetto affidatario gestisce il servizio idrico integrato su tutto il territorio degli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale”; 

Ricordato che:
- l’art. 147 co. 2 bis del D.lgs.152/2006 dispone che “qualora l’ambito territoriale ottimale coincida con l’intero territorio regionale, ove si renda necessario al fine di conseguire una maggiore efficienza gestionale ed una maggiore qualità del servizio all’utenza, è consentito l’affidamento del servizio idrico integrato in ambiti territoriali comunque non inferiori agli ambiti territoriali corrispondenti alle province o alle città metropolitane”; 

Premesso che:
- Con deliberazione n. 28/2018 del 16.11.2018 l’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana con il voto unanime dei presenti, dando atto della contrarietà emersa da parte di tutte le Conferenze Territoriali circa l’affidamento del servizio idrico integrato ad un unico soggetto operante sull’intero territorio toscano, nonché dell’indirizzo espresso dalle Conferenze Territoriali di procedere verso l’affidamento in house della gestione del servizio idrico integrato, incaricava il direttore generale di AIT a provvedere agli opportuni approfondimenti e alla predisposizione degli atti necessari per la scelta della forma di gestione;
- Su sollecitazione dei sindaci toscani, contrari all’ipotesi di un unico gestore regionale, gli uffici dell’Autorità hanno chiesto, nel novembre 2019, un parere alla competente struttura della Regione Toscana circa la possibilità e compatibilità con quanto disposto dalla legge regionale 69/2011 di procedere, con provvedimento amministrativo dell’Assemblea, alla definizione dei sub ambiti previsti dall’art. 147 co. 2 bis del D.lgs 152/2006;
- in data 7.2.2020 l’Avvocatura regionale ha confermato la fattibilità dell’approccio prospettato da AIT e cioè la possibilità di derogare al gestore unico regionale ove sussistenti i requisiti previsti dall’art.147 co.2 bis del D.lgs. 152/2006 sopra richiamato;
- visto il tenore del parere dell’Avvocatura regionale, AIT è ricorsa ad uno studio tecnico esterno per la necessaria verifica dei requisiti circa l’estensione dei sub ambiti, tenuto conto dell’orientamento dell’Assemblea, confermato dal Consiglio Direttivo, di far coincidere i Sub ambiti con le stesse Conferenze ex art. 13 L.R. 69/2011;
- lo studio ha acclarato la sussistenza dei tre requisiti ex art. 147 co.2 bis del D. l.gs. 152/2006;
- con la deliberazione n.14/2020 del 19.11.2020 l’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana individuava i sub ambiti nelle Conferenze Territoriali; 

Preso atto che:
- il percorso intrapreso con le delibere e con gli atti di indirizzo richiamati volti a realizzare in regione modelli di gestione del servizio idrico in house da affidarsi a singoli gestori per ogni Ambito Territoriale Ottimale, ha subito un inevitabile arresto a seguito del processo di aggregazione in Toscana delle Società operanti nel campo dei servizi pubblici che ha portato alla nascita della c.d. Multiutility attraverso la nota operazione di fusione per incorporazione in Alia servizi ambientali spa di Publiservizi spa, Consiag Spa ed Acqua toscana spa;
- tale Multiutility è destinata ad operare inizialmente nel territorio dell’ATO Toscana centro in attesa di allargarsi alle restanti aree della regione;
- di conseguenza, con deliberazione n.13 /2023 del 24 luglio 2023 l’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana, dichiarando espressamente che “la cd operazione Multiutility non è compatibile con una gestione del servizio idrico integrato tramite società in house”, in relazione al nuovo affidamento del servizio idrico integrato della Conferenza Territoriale n.3 Medio Valdarno, individuava quale forma di gestione quella della Società a partecipazione mista pubblico privata;
- con deliberazione n.9 del 10 maggio 2024 l’assemblea di AIT incaricava il direttore generale di predisporre la documentazione relativa alla gara a doppio oggetto tramite procedura di evidenza pubblica secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per la selezione del socio privato del nuovo gestore;
- nella deliberazione veniva individuata Alia spa quale socio pubblico di maggioranza della Società mista e quali ulteriori soci pubblici della predetta società mista i Comuni con partecipazioni dirette in Publiacqua. Si dava inoltre indicazione di utilizzare Publiacqua spa, attuale gestore, quale strumento societario per la gestione del servizio idrico integrato secondo il modello della società mista con l’individuazione di un socio privato selezionato tramite gara a doppio oggetto. In alternativa si ipotizzava la creazione di una NewCo partecipata dagli attuali soci pubblici di Publiacqua, con socio privato da selezionare tramite gara a doppio oggetto; in tale ipotesi si stabiliva che il ramo di azienda di Publiacqua si sarebbe dovuto trasferire alla NewCo;

Considerato che:
- le ultime decisioni, assunte nel luglio 2023 e maggio 2024, confliggono con l’impegno della gestione interamente pubblica del servizio idrico, assunto dalle forze politiche del cosiddetto Campo largo di centro sinistra, nei programmi elettorali per le prossime imminenti elezioni regionali, contenenti l’impegno vincolante di adoperarsi per un’effettiva gestione pubblica del servizio idrico nella forma della gestione interamente in house providing, quale unico modello idoneo a garantire la funzione sociale del servizio idrico;
-dette decisioni confliggono altresì con le posizioni emerse nel centro destra dove il gruppo consiliare regionale della Lega ha più volte rappresentato di volersi adoperare affinché il servizio idrico resti fuori dalla Multiutility e venga gestito interamente dal pubblico;
-il tema della gestione effettivamente pubblica del servizio idrico non deve essere utilizzato come strumento di propaganda elettorale, pertanto alle dichiarazioni delle forze politiche devono seguire scelte concrete coerenti;
-è infatti di tutta evidenza che il dar corso alle delibere di AIT sopra richiamate renderebbe impossibile perseguire il modello di gestione promesso, atteso che nella Conferenza Territoriale 3 avremo un affidamento del servizio idrico di durata ultra ventennale ad una società mista interamente disciplinata dal diritto privato, soggetta alle regole di mercato, dove l’ente pubblico verrebbe sostanzialmente privato di poteri di gestione e controllo sull’operato della società stessa.

Ricordato peraltro che:
- In materia di servizi pubblici locali nel 2011 si è svolto il referendum e la stragrande maggioranza del popolo italiano si è pronunciata per la sottrazione dei medesimi, a partire dall’acqua, a modelli di gestione ispirati a logiche di profitto.

Considerato quindi che: 
Le norme del TUEL d.lgs 267/2000 in particolare:
- l’art.42 co.2 che attribuisce al Consiglio Comunale una funzione di indirizzo e di controllo politico, amministrativo in merito: alla costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione di pubblici servizi, partecipazione dell’Ente comunale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione;
- l’art 112 co 1 in base al quale gli Enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni e attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle attività comunali il D.lgs n.152/2006 e in particolare:
- l’art.142 co.3, in base al quale gli Enti locali, attraverso i competenti enti di governo dell’ambito, provvedono, inter alia, alla organizzazione del servizio idrico integrato, alla scelta della forma di gestione e al relativo affidamento.
Tanto premesso, ricorrendo un interesse pubblico concreto ed attuale,

Impegna il Sindaco e la Giunta a:

- ad intraprendere, con gli altri rappresentanti dei territori interessati della Conferenza Territoriale 3 Medio Valdarno, ogni iniziativa utile a promuovere, in concorso con gli Enti locali delle altre conferenze territoriali, l’avvio di un percorso che, partendo dalle dichiarazioni programmatiche espresse, determini le modalità per addivenire, in sede di Assemblea di AIT, alla sospensione della procedura ad evidenza pubblica per la selezione del socio privato del nuovo gestore del SII del Sub-ambito 3 Medio Valdarno, nonché di ogni atto propedeutico, alternativo e conseguente, ivi compresa l’ipotesi di creazione di una NewCo, partecipata dagli attuali soci pubblici di Publiacqua, con socio privato da selezionare tramite gara a doppio oggetto;
- condividere con i Comuni facenti parte di AIT un percorso finalizzato a raggiungere l’obiettivo dell’affidamento in house providing per il SII anche negli altri ambiti, nel rispetto delle chiare promesse elettorali programmatiche e di quanto deciso nel Referendum popolare del 2011.
 
 

Alessandro Cresci
Capogruppo “Alternativa Comune”

VIDEO CONSIGLIO:  https://pontassieve.consiglicloud.it/meetings/eE9mdWd5Qnl2M009




MOZIONE: CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A FRANCESCA ALBANESE - C.C. 30-09-25


COMUNE DI PONTASSIEVE

CITTA' METROPOLITANA DI FIRENZE

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale

Leonardo Ceccarelli 
p.c. al Signor Sindaco
Carlo Boni
Pontassieve, 3 settembre 2025

MOZIONE AI SENSI DELL’ART. 39 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A FRANCESCA ALBANESE

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE

Francesca Albanese è una giurista e funzionaria delle Nazioni Unite, specializzata in diritto internazionale e diritti umani, nominata nel maggio 2022 Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967, con un mandato triennale rinnovato nell’aprile 2025 per ulteriori tre anni;

 

Nell’ambito del suo incarico, Francesca Albanese ha il compito di monitorare e riferire annualmente al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite in merito alla situazione dei diritti umani della popolazione palestinese, formulando raccomandazioni volte alla loro tutela;

 

Nel corso del suo mandato, si è distinta per la chiarezza e il rigore delle sue analisi, documentando in modo sistematico le violazioni del diritto internazionale da parte dello Stato di Israele, in particolare nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata; 

PRESO ATTO CHE

Nel 2024, la Relatrice ha presentato un rapporto intitolato “Genocidio come cancellazione coloniale”, in cui ha formulato una serie di raccomandazioni alla comunità internazionale, tra cui: l’imposizione di un embargo totale sulle armi, sanzioni mirate, assistenza umanitaria al popolo palestinese, e l’avvio di procedimenti giudiziari nei confronti di individui ed entità aziendali responsabili di crimini nei territori occupati; 

 

Nel giugno 2025 ha pubblicato un ulteriore rapporto, “Dall’economia di occupazione all’economia di genocidio”, che evidenzia l’integrazione profonda tra l’industria bellica, il settore tecnologico, quello finanziario e accademico nelle dinamiche dell’occupazione;

 

Il documento individua imprese israeliane e multinazionali come fornitrici di strumenti, tecnologie e supporto logistico impiegati nelle operazioni militari e repressive contro la popolazione civile palestinese. Tali collaborazioni includono la fornitura di armamenti, tecnologie di sorveglianza biometrica, analisi predittive tramite intelligenza artificiale e infrastrutture cloud critiche per l’esecuzione delle operazioni militari;

  

CONSIDERATO CHE 

A seguito della pubblicazione di questo documento, il Segretario di Stato degli Stati Uniti Marco Rubio ha annunciato l’imposizione di sanzioni contro Francesca Albanese, accusandola di “vergognosi sforzi per esercitare pressioni sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani”;

VALUTATO CHE

In risposta, l’Unione Europea ha espresso il proprio sostegno a Francesca Albanese tramite il portavoce della Commissione per gli Affari Esteri, Anouar El Anouni, dichiarando: “L’UE sostiene fermamente il sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite e si rammarica profondamente della decisione di imporre sanzioni alla relatrice speciale Francesca Albanese. L’UE continua a sostenere indagini indipendenti su violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, comprese quelle che potrebbero configurarsi come crimini internazionali.”;

 

TENUTO CONTO CHE

L’attività svolta da Francesca Albanese, in qualità di relatrice speciale delle Nazioni Unite, rappresenta un esempio di alto valore istituzionale e civile, che meriterebbe sostegno e riconoscimento da parte delle istituzioni a ogni livello, in quanto finalizzata alla difesa del diritto internazionale, dei diritti umani e della dignità dei popoli;

 

RICHIAMATI 

Gli atti recenti con i quali questo stesso Consiglio Comunale ha più volte preso posizione sulla necessità del riconoscimento dello Stato di Palestina e sul grave problema del popolo palestinese, atti proposti e votati a larghissima maggioranza, con anche il voto favorevole di parte della Minoranza e, in particolare: 

 

L’ordine del giorno n. 76 del 5 settembre 2024, avente per oggetto “Per il riconoscimento dello Stato di Palestina”;

L’ordine del giorno n. 52 del 27 maggio 2025, avente per oggetto “In merito alla condanna delle gravi violazioni del diritto internazionale da parte del Governo israeliano guidato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu e alla necessità di rilanciare il progetto di pace fondato sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla prospettiva della coesistenza tra due Stati sovrani”;

La mozione n. 67 del 1° luglio 2025, avente per oggetto la “Adesione alla Rete degli Enti Locali per i diritti del popolo palestinese. Per il diritto internazionale e per la coesistenza pacifica dei popoli”; 


INTENDE  

con questo ulteriore atto solenne riconfermare l’impegno del Comune di Pontassieve per la pace, la libertà e i diritti umani e a sostegno della libertà e dell’autodeterminazione del popolo palestinese;  

 

condannare i vergognosi attacchi che Francesca Albanese sta subendo per aver semplicemente svolto con abnegazione e obiettività il proprio lavoro;

 

riaffermare la centralità del diritto internazionale nel dibattito politico e civile, quale strumento di risoluzione dei conflitti;

E PER QUESTI MOTIVI CONFERISCE

la Cittadinanza Onoraria a Francesca Albanese per il suo instancabile impegno nella tutela del diritto internazionale e nella difesa dei diritti umani; per aver denunciato nelle sedi proprie e per aver fatto conoscere anche al largo pubblico, con rigore e indipendenza, le responsabilità di governi, aziende e individui nei confronti della popolazione palestinese; per aver dato voce, anche a rischio dei propri interessi economici e della propria sicurezza personale, a un popolo privato del diritto ad avere una patria, libertà, dignità e autodeterminazione, contribuendo così a riaffermare il primato del diritto sulla forza e a risvegliare le nostre coscienze.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a recapitare questo atto a Francesca Albanese, insieme alla targa di conferimento della cittadinanza onoraria; 

a trasmettere questo atto a tutti i Gruppi Parlamentari e a quelli presenti in Consiglio Regionale, oltre che alla Rete degli Enti Locali per i diritti del Popolo Palestinese, ai Presidenti dei Consigli Comunali della Città Metropolitana di Firenze e agli organi di stampa.

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Paolo Belardinelli

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Gruppo Consiliare “Alternativa Comune”

Alessandro Cresci

(Capogruppo)

Immagine che contiene schizzo, disegno al tratto, calligrafia

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VIDEO: https://pontassieve.consiglicloud.it/meetings/eE9mdWd5Qnl2M009

La Mozione che presenteremo al Consiglio Comunale del 27 novembre (è stato spostato): “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Giustizia per Eleonora”

ATTENZIONE: il consiglio del 27 novembre, per motivi di lutto, non tratterà mozioni, ordini del giorno e interrogazioni, che vengono spostat...